L’inflazione, la guerra in Ucraina ed il continuo variare del prezzo del petrolio legato alle decisioni dei paesi produttori sono le principali cause che stanno portando il prezzo della benzina alle stelle.
Dopo che, nel corso della stagione estiva, alcuni distributori si sono fatti notare per rialzi non giustificati, oggi, quasi tutti praticano un prezzo al litro prossimo, o superiore, ai 2 euro.
Di qui la decisione del governo di adottare misure per agevolare gli automobilisti nel caso in cui il costo del carburante dovesse mantenersi al di sopra dei 2 euro al litro.
L’idea che sembra aver preso piede è quella di riconoscere alle famiglie con i redditi più bassi un contributo per far fronte all’aumento del prezzo della benzina, il c.d. bonus benzina 2023.
Iniziamo subito col dire che la misura di prossima introduzione consisterà in un contributo di 150 euro.
Vediamo ora chi potrà beneficiarne.
Da indiscrezioni, pare che tutte le famiglie con ISEE fino a 25.000 euro potranno ricevere questo aiuto dal governo sotto forma di bonus benzina 150 euro da utilizzare per l’acquisto dei carburanti.
Quel che è certo è che non si tratterà, a differenza di quanto accaduto in passato per altri bonus, di una somma inserita in busta paga, ma di un vero e proprio bonus erogato dallo Stato, probabilmente tramite accredito su social card.
Coloro che beneficeranno di questo aiuto potranno, secondo l’intenzione del governo, utilizzare la somma ricevuta per l’acquisto di benzina, diesel, gpl, metano ed anche per la ricarica dell’auto elettrica.
Inizialmente si tratterà di una misura una tantum che, però, potrebbe anche essere rinnovata a fine anno, con il pagamento di ulteriori 150 euro.
Staremo a vedere.
Per il momento appare chiara la volontà del governo di venire incontro alle famiglie più deboli, lasciando, ancora una volta, il compito di gestire in concreto la distribuzione delle social card all’Inps, alle poste oppure ai comuni.