Il codice della strada prevede sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza [1].
Chi ha bevuto qualche bicchiere di troppo, oltre a rischiare di perdere 10 punti della patente, può essere sottoposto ad una sanzione più o meno grave in base alla quantità di alcol assunta, misurata attraverso appositi strumenti che consentono di determinare il tasso di alcol nel sangue (etilometri).
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Sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza.
La legge prevede conseguenze diverse a carico del conducente in base al tasso alcolemico accertato.
Chi viene colto alla guida di un veicolo con un tasso alcolemico superiore a 0.5 e non superiore a 0,8 grammi per litro è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 543 a 2.170 euro e con la sospensione della patente da tre a sei mesi.
Chi viene colto alla guida con un tasso alcolemico superiore a 0,8 e non superiore a 1,5 grammi per litro è punito con l’ammenda da 800 a 3.200 euro e l’arresto fino a sei mesi, nonché con la sospensione della patente da sei mesi ad un anno.
Infine, chi viene colto alla guida con un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro è punito con l’ammenda da 1.500 a 6.000 euro e l’arresto da sei mesi ad un anno, nonché con la sospensione della patente da uno a due anni.
Si noti che, al di sopra del tasso alcolemico di 0,8 grammi per litro, la violazione alle norme del codice della strada è punita anche a titolo di reato.
Quali altre sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza?
Accanto alla sospensione della patente e all’arresto, la legge prevede alcuni aumenti di pena e sanzioni particolari in casi specifici.
Vediamo quali.
La durata della sospensione della patente è raddoppiata se l’autovettura condotta dal soggetto in stato di ebbrezza appartiene a terze persone.
Un altro aumento colpisce i conducenti che vengono fermati tra le ore 22.00 e le ore 7.00 e trovati con un tasso alcolemico superiore a 0,8 grammi per litro.
In questo caso l’ammenda prevista per il reato è aumentata da un terzo alla metà (ad esempio, l’ammenda minima di 800 euro prevista per la guida con tasso alcolemico superiore a 0,8 grammi per litro e non superiore a 1,5 grammi per litro può aumentare sino a 1.200 euro).
La patente, inoltre, viene sempre revocata se il trasgressore ha già commesso, nei due anni precedenti, la medesima violazione (c.d. recidiva nel biennio).
Nel caso in cui il conducente in stato di ebbrezza provochi anche un incidente stradale, le sanzioni sono raddoppiate ed è disposto il fermo amministrativo del veicolo per 180 giorni, salvo che appartenga ad un terzo soggetto.
Infine, se il tasso alcolemico del conducente che provoca l’incidente stradale è superiore a 1,5 grammi per litro, la patente di guida è sempre revocata.
E non è ancora tutto, quando è stato accertato un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro, il giudice, con la sentenza penale di condanna, dispone anche la confisca del veicolo con il quale è stato commesso il reato, salvo che il veicolo appartenga a persona diversa dal conducente.
Se il conducente ha meno di 21 anni, è neopatentato o guidatore professionale?
La legge è ancora più severa se a violarla sono i conducenti che non abbiano ancora compiuto 21 anni, i neopatentati (quelli in possesso della patente guida da meno di tre anni) e, infine, i c.d. guidatori professionali (tassisti, camionisti e così via) [2].
Per costoro la sanzione (da 168 euro a 672 euro) scatta tutte le volte in cui venga riscontrato un tasso alcolemico superiore a zero grammi per litro.
La sanzione è raddoppiata se il conducente provoca un incidente.
Inoltre, nel caso di tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro la sanzione è aumentata di 1/3, con un tasso alcolemico superiore a 0,8 la sanzione può essere aumentata da 1/3 fino alla metà.
Infine, la patente di guida è sempre revocata ai guidatori professionali che vengano colti alla guida con un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro.
Se il soggetto in stato di ebbrezza ha meno di 18 anni?
Un diverso trattamento è riservato ai minori di anni 18.
Se a loro carico viene accertato un tasso alcolemico superiore a 0 (zero) e non superiore a 0,5 grammi per litro, non potranno ottenere la patente di guida di categoria B prima del compimento del diciannovesimo anno di età.
Nel caso in cui venga accertato, invece, un tasso alcolemico superiore a 0,5 grammi per litro, non potranno ottenere la patente di guida di categoria B prima del compimento del ventunesimo anno di età.
Istanza di permesso orario di guida.
Il conducente che subisce la sospensione della patente, nel caso in cui il tasso alcolemico accertato non sia superiore a 0,8 grammi per litro e non sia rimasto coinvolto in un incidente stradale, può presentare al prefetto una istanza di permesso orario di guida.
Si noti che il permesso orario di guida può essere richiesto solo per raggiungere il posto di lavoro, se non è possibile andarci con i mezzi pubblici, oppure se il richiedente beneficia delle agevolazioni della legge 104 in materia di disabilità.
Se sussiste una delle condizioni ora indicate, non resta che procedere rapidamente.
L’istanza di permesso orario di guida, infatti, deve essere presentata entro 5 giorni dal ritiro della patente.
Il prefetto, con l’ordinanza con cui sospende la patente, può concedere il permesso richiesto al massimo per 3 ore al giorno.
Per compilare l’istanza di permesso orario di guida e preparare i documenti da allegare si consiglia di consultare il sito della prefettura competente e di utilizzare la modulistica ivi pubblicata.
In ogni caso, unitamente all’istanza e al verbale di contestazione, sarà necessario trasmettere la copia della carta di identità e la documentazione proveniente dal datore di lavoro da cui risultino gli orari di lavoro e l’impossibilità di raggiungere la sede con i mezzi pubblici.
I beneficiari della legge 104 dovranno invece trasmettere copia del verbale rilasciato dalla commissione medica per l’accertamento dell’handicap che riconosce l’handicap grave in capo al richiedente o al familiare da lui assistito, l’autocertificazione con cui si attesta il rapporto di parentela e la necessità di provvedere al trasporto del soggetto invalido che si assiste con indicazione dei giorni e degli orari e così via.
La presentazione dell’istanza di permesso orario di guida da parte dell’interessato potrà essere fatta a mani, andando in prefettura, a mezzo posta raccomandata o tramite PEC.
Entro 5 giorni dal ritiro della patente, come detto, gli agenti che hanno compilato il verbale devono trasmettere il documento di guida alla prefettura.
A questo punto il prefetto, entro 15 giorni, deve emettere il provvedimento di sospensione della patente con il quale, se lo ritiene, concede anche il permesso orario di guida.
Il prefetto dovrà indicare nel permesso le fasce orarie nelle quali è consentito circolare.
Si noti che, a seguito della concessione del permesso di guida, il periodo di sospensione della patente sarà aumentato di un numero di giorni pari al doppio delle ore per le quali è stato concesso il permesso orario di guida, arrotondato per eccesso.
Facciamo un esempio per capire meglio. Se la patente deve essere sospesa per un mese e si viene autorizzati a circolare per due ore al giorno per cinque giorni alla settimana, per un totale complessivo di 40 ore, la sospensione della patente sarà aumentata di 4 giorni (40 ore x 2 = 80 : 24 ore = 3,3 giorni).
Il permesso orario di guida viene comunicato immediatamente all’interessato, che deve esibirlo in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine.
Si faccia attenzione perché nel caso in cui si venga fermati al di fuori delle fasce orarie in cui la guida è stata autorizzata si rischia una sanzione da 2.046 a 8.186 euro, oltre alla revoca della patente e al fermo amministrativo del veicolo per un periodo di tre mesi.
Quando il fatto costituisce reato?
Se il tasso alcolemico accertato è superiore a 0,8 grammi per litro, a carico del trasgressore si apre un procedimento penale.
In questo caso si suggerisce di contattare immediatamente un avvocato per verificare se l’accertamento è stato eseguito nel rispetto della legge.
Quando non vi sono motivi per impugnare il verbale, potranno anche essere valutate strade alternative per definire il procedimento penale, quali i lavori di pubblica utilità ovvero la sospensione del processo per messa alla prova.
Si noti che in assenza di una diversa richiesta da parte del trasgressore, normalmente il procedimento penale si conclude con un decreto penale di condanna emesso dal giudice per le indagini preliminari.
Facciamo un esempio. Pensiamo ad un conducente fermato in orario notturno e sanzionato per aver guidato in stato di ebbrezza alcolica, con tasso alcolemico di 1,2 grammi per litro.
In questo caso il giudice potrebbe emettere un decreto penale di condanna che prevede una pena di 1.450 euro di ammenda e 6 mesi di sospensione della patente.
La pena potrebbe essere così determinata: pena base di 1.500 euro di ammenda e 30 giorni di arresto, aumentata perché il fatto è stato commesso di notte a 2.000 euro di ammenda e 30 giorni di arresto (aumento di 1/3), diminuita per le attenuanti generiche a 1.400 euro di ammenda e 20 giorni di arresto.
L’emissione del decreto penale comporta un’ulteriore, importante, riduzione di pena (fino a ½), riduzione che, nel nostro esempio, consente di giungere ad una pena finale di 700 euro di ammenda e 10 giorni di arresto.
Convertita la pena detentiva in euro 750,00 di ammenda (un giorno di detenzione è pari a 75 euro), si arriva alla pena sopra indicata di 1.450 euro di ammenda, cui si deve aggiungere la sanzione della sospensione della patente per mesi 6.
Al ricevimento del decreto penale di condanna, qualora il giudice non abbia previsto la sostituzione della pena con i lavori di pubblica utilità, il trasgressore potrà decidere di pagare l’ammenda oppure di opporre il decreto penale di condanna, presentando istanza di patteggiamento.
Tornando all’esempio l’istanza di patteggiamento potrebbe essere così formulata: pena iniziale 1.500 euro di ammenda e 30 giorni di arresto, aumentata perché il fatto è stato commesso di notte a 2.000 euro di ammenda e giorni 30 di arresto, ridotta per le attenuanti generiche a 1.400 euro di ammenda e giorni 20 di arresto.
La sanzione andrà, infine, ridotta a 950 euro di ammenda e giorni 14 di arresto grazie allo sconto di pena previsto per chi sceglie il patteggiamento.
L’utilità della decisione di opporre il decreto penale di condanna sta nel fatto che il trasgressore, insieme all’applicazione della pena, potrà chiedere al giudice di convertire la pena stessa nell’obbligo di effettuare lavori di pubblica utilità, non retribuiti, da eseguirsi presso enti accreditati (comuni, enti sociali e così via) sotto la vigilanza dell’ufficio esecuzione penale esterna (uepe).
La durata dei lavori di pubblica utilità corrisponderà a quella della sanzione detentiva alla quale il trasgressore è stato condannato, aumentata dei giorni ottenuti dalla conversione della pena pecuniaria (250 euro di ammenda per ogni giorno di lavoro di pubblica utilità).
Nel nostro esempio, la pena finale di 14 giorni di arresto e 950 euro di ammenda verrà convertita in 18 giorni di lavori di pubblica utilità (€ 950 : € 250 = 3,8 giorni + 14 giorni = 17,8 giorni arrotondata per eccesso a 18 giorni).
Terminati i lavori di pubblica utilità, ove il giudizio sia positivo, il reato verrà dichiarato estinto e il periodo di sospensione della patente sarà dimezzato.
Infine, nell’ipotesi di guida con tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro, il conducente potrà anche evitare la confisca del veicolo di sua proprietà.
Sarà possibile sostituire la pena con i lavori di pubblica utilità una sola volta.
La legge, infine, esclude la possibilità di sostituire la pena con i lavori di pubblica utilità tutte le volte in cui il trasgressore abbia causato un incidente.
Se non si possono chiedere i lavori di pubblica utilità, il trasgressore potrà definire il procedimento penale mediante messa alla prova [3].
In questo caso la richiesta va effettuata prima dell’apertura del dibattimento penale o della emissione del decreto penale di condanna.
Il trasgressore dovrà svolgere, come nel caso dei lavori di pubblica utilità, una attività lavorativa non retribuita.
L’esito positivo della prova comporta l’estinzione del reato.
Rifiuto di sottoporsi all’alcoltest.
Quando si viene fermati per un controllo, la tentazione potrebbe essere quella di non sottoporsi all’alcoltest, così da evitare la temuta sospensione della patente.
Non è una buona idea.
La legge, infatti, prevede che il conducente che rifiuta di sottoporsi al controllo sia punito allo stesso modo di chi viene colto alla guida con un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro.
Oltre alla condanna penale (ammenda da 1.500 a 6.000 euro e arresto da sei mesi ad un anno) il conducente subirà la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente per un periodo da sei mesi a due anni e la confisca del veicolo, salvo che questo appartenga a persona estranea alla violazione.
Su ordine del prefetto, inoltre, il conducente dovrà sottoporsi a visita medica presso la commissione medica locale patenti e, se era già stato sanzionato nei due anni precedenti per la stessa violazione, subirà anche la revoca della patente di guida.
Come ottenere la restituzione della patente dopo la sospensione?
Indipendentemente dal giorno in cui viene comunicato il provvedimento del prefetto, il periodo di sospensione della patente ha inizio sin dal momento in cui il documento viene ritirato.
Si tenga presente, inoltre, che se il prefetto non emette il provvedimento di sospensione della patente nel termine di 15 giorni (senza contare i 5 giorni concessi agli agenti per trasmettere il documento alla prefettura) il titolare potrà richiederne la restituzione immediata.
Ma come si fa ad ottenere la restituzione della patente dopo la sospensione?
Innanzitutto, è bene leggere il verbale di accertamento nel quale sono indicate le modalità e le attività da compiere per poter rientrare in possesso del nostro documento di guida.
Normalmente la patente viene trasmessa dalla prefettura al comando della polizia locale del luogo ove l’intestatario è residente.
Terminato il periodo di sospensione, l’interessato dovrà contattare il comando di polizia locale e fissare un appuntamento per la riconsegna della patente.
Si noti che nel caso in cui il documento di guida sia stato rilasciato da uno stato estero e l’interessato non risiede nel nostro paese, la patente verrà trasmessa dalla prefettura al consolato ove potrà poi essere ritirata.
Infine, tutte le volte in cui la patente viene sospesa per guida in stato di ebrezza e il tasso alcolemico risulta superiore ad 1,5 grammi per litro, il titolare del documento di guida potrà riottenerlo soltanto dopo essersi sottoposto ad un controllo medico da prenotare presso la commissione medica locale patenti.
In tutti i casi in cui il prefetto ordina la visita medica, la patente viene trasmessa all’ufficio della motorizzazione civile competente il quale provvede, all’esito della visita, ad emettere nuovo documento di guida con annotate le eventuali prescrizioni indicate dal medico.
In questo caso l’interessato dovrà prendere appuntamento per il ritiro del proprio documento direttamente in motorizzazione.
- Art.186 codice della strada.
- Art.186 bis codice della strada.
- Art. 168 bis codice penale.