Molti di noi utilizzano ancora la macchina per andare al lavoro.
Per alcuni si tratta di una comodità, per altri di una necessità, sia perché l’ufficio non è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, sia perché il turno di servizio non ci consente di utilizzare i treni o gli autobus.
Una cosa, però, è certa.
Se, mentre stiamo andando al lavoro (o mentre rientriamo a casa) incappiamo in una pattuglia della polizia e veniamo fermati per un controllo, non ne siamo felici.
Non importa se siamo in regola con i documenti e non abbiamo fatto alcuna manovra vietata.
Si tratta sempre di una grossa scocciatura.
Ma cosa accade, invece, se non siamo del tutto a posto e, magari, andiamo in giro con un fanale rotto?
Di seguito cercheremo di scoprire cosa ci può succedere in questi casi.
Indice dei contenuti
Quali sono i fanali?
Iniziamo col dire che l’impianto di illuminazione di un’automobile è composto da diverse luci (1):
- luci di profondità per illuminare la strada davanti a noi (c.d. fari abbaglianti e anabbaglianti);
- luci di retromarcia per illuminare la strada dietro di noi e per avvisare gli altri automobilisti che stiamo facendo una manovra pericolosa;
- luci di direzione (c.d. frecce), per segnalare agli altri che stiamo svoltando a destra o a sinistra (possono funzionare anche tutte insieme per segnalare una situazione di pericolo);
- luci della targa posteriore per illuminare la targa della vettura;
- luci di posizione posteriori, laterali ed anteriori, per segnalare la larghezza del mezzo;
- luci fendinebbia, posteriori per segnalare la presenza del veicolo in una situazione di scarsa visibilità (nebbia intensa, nevicata o forte pioggia per intenderci) e anteriori per migliorare la visibilità in tutti questi casi;
- luci di sosta per segnalare un’auto ferma in un centro abitato;
- luci dei freni o di arresto per segnalare che stiamo frenando per
- rallentare la marcia oppure per fermarci;
- luci diurne per rendere più visibile il nostro mezzo mentre andiamo in giro di giorno.
Ricordiamo che il codice della strada prevede che le luci frontali dell’auto devono essere di colore bianco, in modo da non infastidire gli automobilisti che incrociamo.
Tutte le luci laterali, invece, devono essere di colore giallo o arancio.
Anche per le luci posteriori sono previsti degli appositi colori.
Quelle della retromarcia devono essere bianche, quelle delle frecce devono essere arancioni, mentre le luci di posizione, dei freni e quelle di parcheggio devono essere rosse.
Facciamo attenzione, perché non possiamo colorare i fanali della nostra auto come vogliamo.
Non possiamo neppure montare delle luci di colore diverso da quello previsto dal codice della strada.
La nostra macchina potrà anche sembrare più bella, ma se cambiamo il colore dei fanali, rischiamo di prenderci una bella multa.
È lo stesso rischio che corriamo se andiamo in giro con un fanale rotto.
In entrambi i casi, infatti, mettiamo in pericolo a rischio la nostra sicurezza e quella degli altri automobilisti.
A cosa servono i fanali?
Una volta che abbiamo scoperto quali sono i fanali della nostra auto, vale la pena ricordare che il loro vetro non serve solo a proteggere la lampadina e i fili che la collegano all’impianto elettrico, ma svolge anche la funzione di lente.
Cerchiamo di capire meglio.
Il vetro del nostro fanale, come ogni altra lente, ha una forma tale da disperdere o concentrare la luce, così che la nostra macchina sia più visibile agli altri automobilisti e ci consenta di vedere la strada di fronte a noi anche quando circoliamo di notte.
Se il vetro del fanale si rompe, l’intensità del fascio di luce della lampadina diminuisce.
Corriamo così il rischio di andare in giro, soprattutto col buio, senza vedere bene la strada.
Anche se non abbiamo capito come funzionano i nostri fanali non importa.
Quello che conta è che siano sempre in buone condizioni.
Infatti, per la nostra sicurezza e per quella degli altri, non è mai una buona idea mettersi alla guida dell’auto con un fanale rotto.
Fanale rotto: cosa dice la legge?
La legge stabilisce che tutte le auto quando circolano fuori dal centro abitato devono tenere le luci accese.
Per i mezzi a due ruote questo obbligo vale anche all’interno dei centri abitati (2).
Da un po’ di tempo a questa parte, poi, la maggior parte delle vetture è dotata delle c.d. luci di marcia diurna.
Bene, queste auto sono in regola anche se viaggiano a fanali spenti.
Sulle autostrade e sulle tangenziali, invece, tutti i veicoli, automobili o moto che siano, devono tenere le luci accese.
Proprio per l’importanza che le luci hanno per la sicurezza stradale, è necessario che i fari della nostra auto siano sempre perfettamente funzionanti.
Questo perché, un fanale rotto, sia che si tratti del vetro bucato o crepato oppure della lampadina bruciata, diventa pericoloso per noi e per gli automobilisti che incrociamo.
Meglio, quindi, correre subito ai ripari e fare aggiustare il fanale rotto.
Eviteremo così di passare un guaio.
Fanale rotto: le sanzioni.
Se andiamo in giro in macchina con un fanale rotto e veniamo fermati dalla polizia per un controllo, rischiamo di beccarci una bella multa.
Questo comportamento, infatti, è punito dal codice della strada con una sanzione che va da 41 a 169 euro.
Ricordiamo che la multa è la stessa sia se ci pizzicano con una lampadina bruciata, sia se il nostro fanale è rotto o solo crepato.
Anche l’utilizzo sbagliato delle luci ci può costare caro.
Pensiamo, ad esempio, all’uso dei fendinebbia in una giornata di sole oppure all’accensione delle luci di pericolo (c.d. quattro frecce) in un centro abitato, magari quando ci fermiamo per comprare le sigarette.
In tutti questi casi, se pizzicati da un agente, ci toccherà ancora una volta mettere mano al portafoglio e pagare una multa che va da 42 a 173 euro.
Se poi usiamo in modo scorretto gli abbaglianti, perché non li spegniamo in tempo quando incrociamo un’altra macchina oppure quando seguiamo da vicino il veicolo che ci precede, la multa è ancora più salata e va da 87 a 344 euro.
Può essere una magra consolazione, ma almeno in questi casi non rischiamo di perdere i punti della patente.
- Art.151 codice della strada.
- Art.152 codice della strada.